Benvenuto nella token economy
Quando tutto cambia,
è ora di cambiare
Senza Blockchain non esisterebbe la token economy, ma senza token economy la Blockchain non avrebbe di sicuro lo stesso potenziale innovativo. Sarebbe una tecnologia incredibilmente utile ad alcuni settori – per esempio l’agrifood o il ramo assicurativo, per la possibilità di registrare e tracciare dati in modo certo – ma decisamente poco interessante per altri.
Con la token economy invece cambia tutto: un’economia basata sui token, gettoni digitali mediante i quali è possibile creare valore, scambiare asset aziendali e instaurare nuove forme di relazione con il cliente e gli stakeholder.
Cos’è un token e perché è così importante saperlo?
Tecnicamente parlando, i token non sono altro che unità digitali gestite e scambiate all’interno della Blockchain. Ciò che li rende preziosi è il fatto che possono rappresentare il diritto di proprietà di un asset, di accesso a un servizio o un’altra qualsiasi forma di valore economico o d’uso.
Nella token economy (o tokenomics) beni e servizi possono essere trasformati in token e gestiti mediante uno smart contract che ne definisce caratteristiche e proprietà. La struttura decentralizzata della Blockchain consente poi di scambiare i token senza intermediari e in modo totalmente sicuro, garantendo trasparenza e tracciabilità delle transazioni.
Teoricamente, qualsiasi cosa può essere tokenizzata, che sia fisica o digitale: asset aziendali, azioni, obbligazioni, quote di proprietà di beni mobili e immobili, opere d’arte ma anche il diritto di voto, di utilizzo o di partecipazione.
Smart contract:
Code is the new Law
Alla base dell’emissione dei token ci sono particolari protocolli informatici che hanno il compito di far sì che una determinata operazione venga effettuata a una determinata condizione e che le regole scritte all’interno siano rispettate. Sono definiti smart contract, contratti intelligenti, e sono in grado di attivare automaticamente certe funzioni al verificarsi delle condizioni stabilite dalle parti.
All’interno di una Blockchain, gli smart contract acquisiscono ancora maggior valore, diventando gli strumenti su cui si fonda l’intera token economy.
Quando il contratto
è un contratto intelligente
Addio intermediari
Lo smart contract si sostituisce ai tradizionali intermediari: a garantire tutto ci pensano il codice e il registro decentralizzato della Blockchain.
Responsabilità trasparenti
Diritti, doveri e obblighi contrattuali di ognuna delle parti in gioco sono chiari e visibili da tutti partecipanti della rete.
Sicurezza super partes
Ogni transazione è regolata automaticamente dallo smart contract, che preventivamente verifica l’effettivo raggiungimento dei risultati o l’adempimento degli obblighi previsti dal contratto.
Verba volant, smart contract manent
Tutte le transazioni registrate su Blockchain dallo smart contract sono immutabili, irreversibili, sempre tracciabili e verificabili nel tempo.
Token fungibili:
una nuova risorsa per le imprese
Nell’ambito della token economy, esistono molti tipi di token, che si differenziano in base all’uso per cui sono stati creati e alla piattaforma Blockchain che utilizzano.
Ciò che accomuna però tutti i token è il fatto di essere scambiabili, trasferibili e sicuri. Token di questo tipo vengono definiti fungibili (fungible token), perché tutti rappresentano la stessa unità digitale e non si differenziano l’uno dall’altro. Esempio classico sono le criptovalute, come Bitcoin o ETH.
Grazie ai token fungibili è possibile frazionare un bene o un diritto e venderne le quote sotto forma, appunto, di token. Emettendo token, una startup può lanciare una campagna di crowdfunding, un’azienda può finanziare il proprio sviluppo o quello di un proprio prodotto, un investitore può diversificare il proprio portafogli e anche i piccoli risparmiatori possono avere accesso a investimenti che prima non sarebbero mai stati alla loro portata.
In generale, la tokenizzazione ha un grande merito: rendere l’economia più fluida, creando nuovi strumenti di ridistribuzione del valore e offrendo la possibilità a chiunque di costruire business scalabili, quindi più efficienti, sicuri, versatili e funzionali.
L’ABC della token economy:
le tipologie principali di fungible token
È possibile classificare i token in base a diversi criteri. Semplificando e considerando la funzione come parametro di riferimento, possiamo distinguere 4 classi differenti: criptovalute, utility token, equity token e security token.
Criptovalute
Sono le classiche monete digitali come Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Litecoin, Dash o Binance (BNB), il cui prezzo è stabilito dal mercato.
Utility token
Si tratta di gettoni spendibili esclusivamente in un determinato ecosistema Blockchain per acquistare un servizio o un bene, proprio come un tradizionale voucher.
Equity token
Questi fungible token rappresentano una quota di proprietà di un bene (materiale o immateriale) o le azioni di una società.
Security token
Sono prodotti finanziari che rappresentano il valore di un bene, basati sull’aspettativa per chi li acquista di ottenere vantaggi economici.
NFT: il mondo dei non fungible token
All’interno della token economy esistono anche token associati a diritti o a oggetti unici e pertanto non interscambiabili. Gli NFT (non fungible token) possono rappresentare qualsiasi tipo di bene digitale o fisico e trovano tantissime applicazioni nella gestione dell’identità digitale, nell’arte digitale e nel settore dei collectible.