IoT
Blockchain: quando il risultato supera la somma delle parti
Una soluzione per ogni necessità.
E questo è solo l’inizio
Quando usiamo il termine IoT (Internet of Things) ci riferiamo a una tecnologia che si fonda sull’impiego di alcuni oggetti fisici in grado di interconnettersi tra loro attraverso la rete: da qui appunto il nome ‘Internet delle Cose’.
Queste ‘cose’ non sono altro che sensori e dispositivi IoT, cioè apparecchi elettronici intelligenti con funzione di monitoraggio, rilevamento dati e automazione, che permettono di digitalizzare un gran numero di operazioni.
L’IoT sta rivoluzionando il nostro modo di vivere e di lavorare e con l’avvento della Blockchain questa rivoluzione promette di diventare ancora più profonda e dirompente.
Come funziona un ecosistema IOT Blockchain?
L’IOT è un insieme di tecnologie diverse e complementari, tutte connesse in rete e capaci di comunicare per eseguire i compiti stabiliti o reagire a determinate condizioni. Quattro sono gli elementi principali che accomunano tutti gli ecosistemi IOT: sensori, dispositivi, software e reti.
Sensori
È da qui che parte tutto il flusso di informazioni. I sensori effettuano la lettura dei dati relativi a processi, attività, eventi, ambienti e li inviano agli altri elementi dell’ecosistema IOT. Tipici sensori sono fotocellule, accelerometri, sensori di temperatura o di pressione.
Dispositivi
Sono i famosi ‘oggetti intelligenti’, ovvero device di vario tipo in grado di ricevere i dati dai sensori e inviare istruzioni, gestendo il flusso di informazioni in modo bidirezionale. Può trattarsi di hardware specifici oppure di semplici smartphone e tablet.
Software
A loro è affidato il processo di elaborazione dei dati e la trasformazione di quanto misurato in informazioni fruibili dall’utilizzatore della piattaforma. Si tratta in sostanza del motore che fa funzionare l’intero ecosistema IOT.
Reti
Se i sensori sono il motore, le reti sono le vie di comunicazione, le tecnologie che consentono di connettere tra loro tutti i diversi device. Sono naturalmente l’elemento fondante, in quanto è grazie al loro funzionamento che l’ecosistema IOT può esistere.
Monitorare, comunicare, migliorare: quanto vale l’Internet of things
Integrato in ambienti o in processi, un ecosistema IOT offre tanti vantaggi e permette di effettuare operazioni che diversamente sarebbero impossibili, troppo lunghe o eccessivamente costose.
Rileva, misura, controlla
I differenti tipi di sensori IOT possono essere installati su qualsiasi macchinario, apparecchiatura o ambiente, monitorando ciò che avviene e inviando segnali e informazioni ai dispositivi connessi.
Condividi le informazioni
Tutti i dati raccolti possono essere immessi in rete e condivisi in tempo reale. Ciò significa che l’utente ha la possibilità di controllare il processo e di interagire quando e dove vuole, semplicemente usando il proprio dispositivo IOT.
Ottimizza i task
Analizzando i dati attraverso il software IOT è possibile avere sempre una panoramica aggiornata di ciò che succede, mettere a confronto periodi diversi e individuare criticità e tendenze, anticipando i problemi e ottimizzando ogni processo.
Poi arriva la Blockchain. E niente è più come prima
Il cambio di paradigma tecnologico avviato dalla Blockchain si sta rivelando fondamentale per il mondo dell’Internet of Things. Grazie alle caratteristiche della Blockchain, ogni device IOT collegato in rete può essere tracciato e ogni passaggio di informazioni viene registrato in modo certo e immutabile.
In sostanza, l’architettura della Blockchain fornisce all’IOT le condizioni ottimali per diffondersi sempre di più e diventare indispensabile per una molteplicità di utilizzi, in ambito privato e industriale.
La sicurezza prima di tutto
La sicurezza è senza dubbio uno dei punti chiave che rendono la Blockchain tanto popolare in un numero sempre maggiore di applicazioni. Un ecosistema IOT basato su una rete decentralizzata è innanzitutto meno vulnerabile, in quanto non presenta un Single Point of Failure (SPOF) sensibile ad attacchi informatici o a guasti e perdita di informazioni, a garanzia dell’efficienza generale e della privacy degli utenti.
Quello che succede in Blockchain, rimane in Blockchain. Per sempre
Ogni transazione registrata e processata dai sistemi IOT viene salvata su Blockchain attraverso operazioni come il timestamping e la notarizzazione. Si vengono così a creare record immutabili del processo o dell’attività sempre disponibili e verificabili, che rendono l’intero ecosistema trasparente, affidabile e incorruttibile.
Un Internet of Things senza più padroni
Appoggiandosi alla Blockchain l’IOT non ha più bisogno di un’autorità centrale che regoli il flusso di informazioni e di valore. Tutti i dispositivi sono in grado di comunicare autonomamente e le transazioni sono validate e garantite dall’architettura distribuita.
IOT e Blockchain: insieme per lo sviluppo delle imprese
Le applicazioni di un ecosistema integrato IoT Blockchain non hanno limiti, grazie alla grande versatilità e scalabilità delle tecnologie impiegate. In pratica, qualunque processo può essere misurato tramite sensori IoT e le informazioni raccolte possono essere registrate in Blockchain e rese sicure e immutabili.
Industria
Ogni linea produttiva può essere equipaggiata con sensori e dispositivi IOT collegati ai gestionali, in grado di riportare su Blockchain l’intero flusso di informazioni relativo al processo. Nella progettazione sarà fondamentale andare più possibile vicino alla fonte dei dati, riducendo così il numero dei passaggi, per una maggiore attendibilità.
Agrifood
In ottica di qualità e di sicurezza alimentare, per chi opera nel settore food è essenziale riuscire a garantire una completa tracciabilità delle materie prime. IOT e Blockchain vengono in aiuto ai produttori, consentendo di identificare con certezza ogni passaggio e ogni attore della filiera, rendendo trasparente l’intera produzione. Scopri di più.
Assicurazioni e servizi di vigilanza
La possibilità di poter acquisire automaticamente informazioni attendibili da sistemi IOT e salvarle su Blockchain (dove vengono conservate senza rischio di manipolazione) rende l’integrazione tra i due ecosistemi una risorsa indispensabile per settori come quello assicurativo o per chi si occupa di vigilanza, dove è necessario verificare sinistri o incidenti per l’erogazione dei rimborsi.